Sapienza dei semplici
Giovedì V Settimana del Tempo Ordinario
Gen 2,18-25 Sal 127 Mc 7,24-30
Gesù desidera rimanere in disparte ma subito compare davanti a Lui una donna pagana. è una donna illuminata! Appena sa della presenza di Gesù là dove anche lei viveva, lo va a cercare e si getta ai suoi piedi e così si mette alla sua presenza. Questo è l’atteggiamento di chi ha la certezza che Gesù è il figlio di Dio. L’evangelista la descrive come guidata dalla sapienza divina, che va al nocciolo della questione. Davanti alle parole di Gesù che le ricorda la sua non appartenenza al popolo eletto, lei non demorde e Gesù non fa più alcun commento. Ha così la prova certa che la donna si abbandona a Lui perché ha compreso, attraverso la Sapienza, chi Lui sia. Le dice infatti: “Per questa tua parola va’, il demonio è uscito da tua figlia”. Marco ci presenta dunque questa donna come esempio da imitare per giungere a riconoscere Gesù attraverso l’intervento della Sapienza, a patto di essere semplici, liberi dall’egocentrismo e dalla pretesa.
Signore Gesù, a noi che ci troviamo nella tua casa, donaci di riconoscere le nostre parti pagane e di purificarle.
Dalla Vita di Santa Chiara [FF 3231]
Benché Chiara non fosse una letterata, le piaceva ascoltare le predicazioni colte, sapendo che nel guscio si nasconde il nocciolo delle parole, che lei coglieva con sottigliezza e percepiva con gusto. Sapeva cogliere, in qualsiasi frase di chi parlava, quello che giova all’anima, sapendo che ci vuole non minore prudenza per mangiare il frutto di un nobile albero che per cogliere talvolta un fiore dalla rude spina.
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