Agire con sapienza e amore
Venerdì IV Settimana del Tempo Ordinario
Eb 13,1-8 Sal 26 Mc 6,14-29
La lettera agli Ebrei ricorda alla comunità le scelte più importanti e molto concrete che i cristiani non devono tralasciare mai: l’amore fraterno, l’ospitalità, la vicinanza, la solidarietà, la fedeltà. Sono esortazioni alla vita concreta, centrata sulle relazioni, una vita che testimoni l’adesione al Signore.
C’è l’invito alla perseveranza nell’amore fraterno perché resti saldo, rimanga, resista, non si spenga. C’è l’esortazione a rispettare il matrimonio, a rispettare la fedeltà nuziale, segno di una relazione sincera e della purità di vita. E ancora, siamo invitati caldamente a vivere senza avarizia, senza attaccamento alle cose terrene, senza bramosia, sapendoci accontentare di ciò che abbiamo, confidando in Dio che ha promesso che ci sarà sempre vicino. Tutto questo per non sciupare i doni preziosi di cui siamo fatti destinatari ed agire con sapienza.
Ti preghiamo Signore, donaci la libertà e la trasparenza di Giovanni Battista e liberarci dalla paura di perdere e dalla bramosia di avere, per agire con sapienza.
Dalle Ammonizioni [FF 177]
Dove è carità e sapienza,
ivi non è timore né ignoranza.
Dove è pazienza e umiltà,
ivi non è ira né turbamento.
Dove è povertà con letizia,
ivi non è cupidigia né avarizia.
Dove è quiete e meditazione,
ivi non è affanno né dissipazione.
Dove è il timore del Signore a custodire la sua casa,
ivi il nemico non può trovare via d’entrata.
Dove è misericordia e discrezione,
ivi non è superfluità né durezza.
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