Viene la gioia
Lunedì 26 dicembre, Ottava di Natale
At 6,8-12;7,54-60 Sal 30 Mt 10,17-22
Santo Stefano, primo martire – festa
In questi giorni di Natale ci viene annunciata una grande gioia: è nato per noi Gesù, il Salvatore! (cf Lc 2,10-11). La gioia del Natale non è una gioia romantica. Gesù viene, perché abbiamo bisogno di essere salvati. La Parola di oggi, in cui ricorre la festa di Santo Stefano, ce lo insegna con forza. Vorremmo sostare in pacifica contemplazione di un bimbo appena nato e invece siamo posti davanti alla durezza del cuore umano e alle sue dolorose conseguenze. Quando siamo certi delle nostre posizioni non c’è spazio per niente e nessun altro. Finiamo per “turarci le orecchie” davanti a tutto, così che neanche la gioia più bella possa toccarci. Gesù viene nella povertà per mostrarci la tenerezza di Dio. Il Salvatore cura il nostro cuore indurito affidandosi con fiducia a noi, perché possiamo riprendere fiducia in lui. Lo Spirito del Padre infatti parla in noi, che siamo figli amati. È questo amore che ci rivela il Signore Gesù. Questa è la gioia del Natale. Una gioia che non significa vita facile e tranquilla, ma speranza di poter contemplare i cieli aperti anche nei momenti più bui, speranza che nasce dalla certezza dell’amore del Padre. Apriamo il cuore a questo annuncio, lasciamo che lo Spirito del Padre parli in noi!
O Signore, apri il nostro cuore all’ascolto della tua Parola.
Dalla Regola non bollata [FF 55]
Temete e onorate, lodate e benedite, ringraziate e adorate il Signore Dio onnipotente nella Trinità e nell’Unità, Padre e Figlio e Spirito Santo, creatore di tutte le cose…Guardatevi e astenetevi da ogni male e perseverate sino alla fine nel bene.
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