Eppure viene
Lunedì I Settimana di Avvento
Is 2,1-5 Sal 121 Mt 8,5-11
Ascoltiamo in Isaia: “quando il Signore avrà lavato, quando il Signore avrà pulito, allora creerà…sarà sopra ogni cosa come protezione…”. Il tempo di avvento ci richiama a tenere viva l’attenzione su questo: Il Signore viene. E venendo lava, pulisce, crea, protegge…. Non saranno mai i nostri sforzi, per quanto importanti, a renderci una dimora degna della sua presenza. E allora che cosa significa essere pronti? Il primo passo, insegna il centurione, è riconoscere chi siamo davanti a Lui, confessare la nostra distanza, la nostra piccolezza e il nostro bisogno di Qualcuno che ci salvi. E il secondo è fidarci della Sua Parola, credendo che davvero anche una sola ha il potere di guarirci da ciò che ci toglie vita. Non siamo degni, eppure il Signore viene, e viene per tutti. Rendiamoci disponibili all’incontro presentandoci a Lui con fiducia e nella verità di noi stessi.
Signore, non siamo degni che tu entri sotto il nostro tetto, eppure tu vieni. Donaci un cuore semplice, capace di lasciarti entrare.
Dai Fioretti [FF 1916]
Quando io dicevo: Chi sei tu, o dolcissimo Iddio mio? allora ero io in un lume di contemplazione, nel quale io vedevo l’abisso della infinita bontà e sapienza e potenza di Dio; e quando io dicevo: Che sono io?, io ero in lume di contemplazione, nel quale io vedevo il profondo lacrimoso della mia viltà e miseria, e però dicevo: Chi sei tu, Signore d’infinita bontà e sapienza e potenza, che degni di visitare me che sono un vile verme e abominevole?
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