C’è un’ora anche per noi
Venerdì IV Settimana di Quaresima
Sap 2,1.12-22 Sal 33 Gv 7,1-2.10.25-30
Gli abitanti di Gerusalemme si stupiscono per il fatto che Gesù non sia stato ancora imprigionato e messo a morte. Ma il Vangelo spiega così il ritardo dell’arresto: non era ancora giunta la sua ora. L’ora è l’avvenimento in cui si compie una vocazione, in cui si realizza una missione. L’ora di Gesù è l’ora del suo passaggio, di un avvenimento promesso e atteso. Nella sua Pasqua Gesù realizza la sua identità di Messia e di Figlio. Anche per noi ci sono un dono di vita e un dono di fede che non siamo noi a darci e che ci accompagnano e ci guidano per realizzare la nostra ora, la nostra missione di essere mandati a testimoniare il suo Amore.
Ed è Gesù stesso che ci suggerisce l’atteggiamento migliore per riuscire ad entrare sempre più in questo mistero: guardare al Padre, alla sua misericordia, alla sua passione per noi: “chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato”.
Signore Gesù, vogliamo accogliere il tuo invito a contemplare l’Amore tra Te e il Padre per poter essere testimoni veritieri.
Dalla Leggenda Maggiore di San Bonaventura [FF 1043]
Finora ho chiamato te, mio padre sulla terra; d’ora in poi posso dire con tutta sicurezza: Padre nostro, che sei nei cieli, perché in Lui ho riposto ogni mio tesoro e ho collocato tutta la mia fiducia e la mia speranza.
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