Vi amo, “ma voi…”
Giovedì IV Settimana di Quaresima
Es 32,7-14 Sal 105 Gv 5,31-47
Quanto ci colpiscono i “ma voi” che Gesù oggi ci dice. Ci colpisce di più il dolore che Gesù comunica con queste espressioni, il suo dispiacere sincero che non può non diventare severo monito per noi. È in gioco la nostra vita vera, e Gesù ci tiene troppo.
“Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto”. Ad un popolo che si vanta di custodire la parola santa che Dio ha trasmesso, egli dice che mai hanno dato ascolto alla voce divina. Dio ha parlato con chiarezza ma la sua voce non tocca e non cambia il cuore perché manca una reale disponibilità a mettersi in ascolto.
Scrutate le scritture “ma voi non volete venire da me per avere la vita”. Nonostante l’Amore di Dio si sia incarnato per salvarci, le sue parole di verità cercano di aprire i nostri cuori, le sue azioni misericordiose ci perdonano e ci guariscono, anche noi possiamo stentare ad avere fede. E, come il popolo d’Israele, possiamo divenire incapaci di attendere la sua parola e costruirci degli idoli.
O Dio, non permettere che ci dimentichiamo delle opere che hai fatto per noi.
Dalla Lettera ai fedeli [FF 181-182]
L’altissimo Padre annunciò che questo suo Verbo, così degno, così santo e così glorioso sarebbe venuto dal cielo, l’annunciò per mezzo del suo arcangelo Gabriele alla santa e gloriosa Vergine Maria, dalla quale ricevette la carne della nostra fragile umanità (Cfr. Lc 1,31). Egli, essendo ricco (2Cor 8,9) più di ogni altra cosa, volle tuttavia scegliere, insieme alla sua madre beatissima, la povertà.
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