Qualcosa di veramente prezioso
Sabato IV Settimana del Tempo Ordinario
1 Re 3,4-13 Sal 118 Mc 6, 30-34
Sant’Agata, vergine e martire – memoria
Quando i discepoli tornano dalla missione, Gesù li invita a prendersi un tempo di riposo, ad andare in un luogo deserto, in disparte, soli con lui. Gesù conosce infatti la fatica della missione. I vangeli ci raccontano che, nelle sue intense giornate, sempre si ritagliava – di notte o al mattino presto! – momenti in cui rimanere da solo col Padre. Questo continuo rimanere in preghiera gli permetteva di uscire continuamente da sé per donarsi tutto agli altri. Per questo Gesù insegna l’importanza di questo “andare in disparte soli con Lui”. Davvero dobbiamo ricercare e custodire come qualcosa di veramente prezioso e irrinunciabile questi tempi in cui pregare stando in silenzio, da soli con Gesù. È un ritirarci che non ci separa dagli altri, perché accende e riaccende la vita dello Spirito in noi, e così ci permette di tornare “in mezzo alla folla” più capaci di vivere la compassione restituendo quanto a nostra volta abbiamo ricevuto.
Fa, o Signore, che anche noi possiamo dire nella verità: “con tutto il cuore ti cerco”.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 681]
Cercava sempre un luogo appartato dove potersi unire, non solo con lo spirito, ma con le singole membra al suo Dio. E se all’improvviso si sentiva visitato dal Signore, per non rimanere senza cella, se ne faceva una piccola con il mantello. E se a volte era privo di questo, ricopriva il volto con la manica per non svelare la manna nascosta.
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