Il nostro “eccomi”
Sabato, feria propria del 18 dicembre
Ger 23,5-8 Sal 71 Mt 1,18-24
Chi è questo bambino che sta entrando così nel mondo? Un uomo che ha realmente come padre Giuseppe e come madre Maria e, allo stesso tempo, nasce dallo Spirito Santo, dal cuore del Padre. Anche l’ “eccomi” di Giuseppe e quello di Maria nascono dallo Spirito. Lo stesso Spirito che, se invocato con fede, non si nega mai a noi. Lo stesso Spirito donato a ciascuno di noi, donato a me. Anche a noi allora è data la possibilità di decidere la nostra risposta, di “fare la nostra parte”, con radicalità e con coraggio. Anche la nostra fede può essere così feconda e generosa, come lo è stata quella della famiglia di Nazaret, La Parola, in questi giorni, ci interpella e ci sollecita a dire il nostro “eccomi”, chiedendo la forza dello Spirito, per il bene di noi stessi e del mondo intero.
O Signore, guida della casa d’Israele, che sei apparso a Mosè nel fuoco del roveto, e sul monte Sinai gli hai dato la legge: vieni a liberarci con braccio potente.
Dalla Lettera a tutto l’Ordine [FF 221]
O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, così si umili da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane!
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