Solo Gesù
Martedì XXXII Settimana Tempo Ordinario
Ez 47, 1-2.8-9.12 Sal 45 1Cor 3,9-11.16-17 Gv 2, 13-22
Dedicazione della Basilica Lateranense, festa
Il luogo dell’incontro con Dio è il corpo di Gesù.
È solo Gesù, vero tempio di Dio, che consacra e rende sacro ogni uomo, ogni luogo, ogni tempo. Incarnandosi, diventando uomo, affida a ciascuno di noi la missione di diventare noi stessi suo corpo, piccola chiesa che sia luogo d’incontro con Dio e di Dio, per sé e per gli altri. Sentiamo risuonare la voce di san Paolo: “Non sapete che siete tempio di Dio?”. La sentiamo risuonare con la stessa “tenerezza combattiva” (EG 89) con cui Gesù fa pulizia al tempio, in modo molto concreto. È l’invito anche per noi: abbiamo bisogno di ordine e di purificazione costante, perché spesso mettiamo al primo posto qualcosa che rende il nostro cuore “mercato”, dove il prendere prevale sul dare, le preoccupazioni spengono l’affidamento.
O Dio, tu hai voluto chiamare tua sposa la Chiesa: fa’ che il popolo consacrato al servizio del tuo nome ti adori, ti ami, ti segua e, sotto la tua guida, giunga ai beni promessi.
Dalla Vita Prima di Tommaso da Celano [FF 328]
Già cambiato spiritualmente, ma senza lasciar nulla trapelare all’esterno, Francesco rinuncia a recarsi nelle Puglie e si impegna a conformare la sua volontà a quella divina. Si apparta un poco dal tumulto del mondo e dalla mercatura, e cerca di custodire Gesù Cristo nell’intimità del cuore. Come un mercante avveduto sottrae allo sguardo degli scettici la perla trovata (Mt 13,45-46), e segretamente si adopra a comprarla con la vendita di tutto il resto.
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