È Dio che restituisce respiro e vita
Mercoledì XXXIII Settimana del Tempo Ordinario
2Mac 7,1.20-31 Sal 16 Lc 19,11-28
Santa Elisabetta d’Ungheria, Patrona del Terzo Ordine
Ascoltiamo oggi l’episodio dei sette fratelli giudei che, insieme alla loro madre, si lasciano uccidere per le speranze poste nel Signore. Quale fiducia, gratitudine e amore verso Dio doveva avere nel cuore questa famiglia, per accogliere il martirio con tale coraggio e fortezza? La madre con tanta fermezza li incoraggia: “il Creatore che vi ha plasmato all’origine (…) per la sua misericordia vi restituirà di nuovo il respiro e la vita”. Nella parabola che Gesù ci racconta, quale immagine triste doveva avere il terzo servo, riguardo al suo padrone, per agire con tanta paura! Certo lo vedeva come un tiranno senza pietà. Per questo non è capace di muoversi né di far fruttare il dono ricevuto, e lo perde del tutto. Spesso il nostro agire dipende dall’immagine che di Dio ci portiamo dentro. Custodire in noi un’immagine vera e misericordiosa di Dio Padre, ci rende liberi, coraggiosi e determinati, capaci di mettere a frutto i nostri doni per il bene nostro e di altri. Ed io, quale immagine di Dio custodisco nel cuore?
Padre santo, fa’ che sappiamo leggere negli eventi delle nostre giornate la tua presenza forte e premurosa. Per intercessione di Santa Elisabetta, purifica il nostro cuore perché possiamo donarci con generosità “non preoccupandoci troppo di noi stessi”.
Dalle Lodi di Dio Altissimo [FF 261]
Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero.
Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza,
Tu sei umiltà, Tu sei pazienza,
Tu sei giustizia e temperanza,
Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza.
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