Agilità
Giovedì XXXII Settimana Tempo Ordinario
Sap 7,22-8,1 Sal 118 Lc 17,20-25
San Martino di Tours, memoria
I farisei chiedono “quando verrà il regno di Dio”, credendo che esso derivi dall’osservanza perfetta della legge. Non è una domanda che lascia trapelare l’agilità della Sapienza. Quante volte capita anche a noi di stare con domande che appaiono serie e nobili, ma che sono un inganno per la nostra vita spirituale. Ai farisei Gesù fa fare un passo indietro perché aprano una domanda più vera: cosa è il Regno di Dio?
“Forse il Regno di Dio è una struttura tutta ben fatta, tutto in ordine, organigrammi ben fatti, … e quello che non entra lì, non è nel Regno di Dio. No. Con il Regno di Dio accade lo stesso che può accadere con la Legge: il fissismo, la rigidità … Il Regno di Dio è in cammino. Non è fermo. Il Regno di Dio si fa tutti i giorni” (papa Francesco).
Il Regno di Dio è “agile” e si muove con i gesti concreti di amore verso sé e verso gli altri. Per questo “non sarà vistoso”, né è questione di tempo o di luogo: il Regno è Gesù o, meglio, la relazione che noi abbiamo con Lui e con tutti i suoi figli, nostri fratelli.
Insegnaci, o Padre, i movimenti veloci della Sapienza, perché possiamo amarti nella purezza.
Dalla seconda Lettera di Chiara ad Agnese [FF 2869]
Ho ritenuto opportuno supplicare con umili preghiere, nell’amore di Cristo, la vostra maestà e la vostra santità, per quanto io posso, a voler perseverare con coraggio nel suo santo servizio, progredendo di bene in meglio, di virtù in virtù, affinché Colui, al quale servite con tutto l’amore, si degni concedervi il desiderato premio.
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