L’unico segno
Lunedì XXVIII Settimana Tempo Ordinario
Rm 1,1-7 Sal 97 Lc 11,29-32
Gesù parla di una generazione malvagia. Si aspettavano un Dio forte, che facesse giustizia dei nemici, qualcuno che agisse secondo la loro idea di giustizia, secondo la loro idea di forza,… Può capitare anche a noi di cercare un dio così, a nostra immagine e somiglianza, pronto a giustificare ogni nostro male e a punire tutti gli altri. Se cerchiamo questo, non riusciremo a cogliere il segno vero di Dio, che è Padre da sempre presente nella nostra vita. Il vangelo di Dio… riguarda il Figlio suo, nato dal seme di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza… Gesù Cristo. Gesù è l’unico segno. Gesù “è colui che discende dal cielo e da la vita” (Gv 6,31). Questo è il segno che siamo chiamati ad accogliere: il più grande che si fa il più piccolo per amare tutti, la vita che si dona fino alla morte per salvare tutti. Per riconoscere e accogliere questo Vangelo di Dio, dobbiamo incamminarci nella stessa strada di umiltà e di carità.
Manda il tuo Spirito, Signore, ad aprire il nostro cuore indurito, perché possiamo riconoscerti e accogliere con gioia la tua Parola.
Dalla Lettera a tutto l’Ordine [FF 221]
O ammirabile altezza e stupenda degnazione! O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, si umili a tal punto da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane! Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, e aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati.
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