Ascoltano e osservano
Sabato XXVII Settimana Tempo Ordinario
Gl 4,12-21 Sal 96 Lc 11,27-28
Se ci pensiamo, la Vergine Maria è beata perché ha ascoltato e ha osservato, cioè ha vissuto un ascolto profondo e umile della Parola. Ma non solo della Parola: anche dei fatti della sua vita, dei giorni lieti, di quelli misteriosi, di quelli dolorosi. Ha accolto la realtà nella profondità di sé stessa e ha lasciato che Dio la illuminasse. Gesù promette la beatitudine a chiunque impara ad ascoltare, accogliere e vivere la sua Parola, lasciarla risuonare in profondità. Oggi fermiamoci a pensare al nostro modo di ascoltare: la Parola di Dio, gli altri, gli avvenimenti della vita, le situazioni liete e quelle misteriose. Ci mettiamo in ascolto con tutto noi stessi, lasciando che le cose ci raggiungano in profondità e che il Signore le illumini? O forse, più che ascoltare profondamente, ci limitiamo a “sentire” frettolosamente, pensando, in fondo, di aver già capito tutto?
La tua Parola, Signore, è come una fonte che zampilla continuamente, e continuamente ci rinnova.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 357]
Con altrettanta cura e devozione si impegnava a compiere gli altri insegnamenti uditi. Egli infatti non era mai stato un ascoltatore sordo del Vangelo, ma, affidando ad una encomiabile memoria tutto quello che ascoltava, cercava con ogni diligenza di eseguirlo alla lettera.
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