Per tutti
Lunedì XXIV Settimana del Tempo Ordinario
1Tm 2,1-8 Sal 27 Lc 7,1-10
San Giovanni Crisostomo, vescovo e dottore, memoria
L’apostolo Paolo raccomanda di pregare “per tutti quelli che stanno al potere”. Al suo tempo, questo significava raccomandare di pregare per Nerone e i dominatori romani! Non erano certo tutti come il centurione del Vangelo, capace di riconoscere il bene del popolo giudeo, e quindi di servirlo con amore e rispetto. Viene allora da chiederci: quante volte noi preghiamo per chi ci governa, per i politici e per coloro che sono alla guida delle nazioni? Eppure Gesù con le parole e con il suo modo di vivere, ci insegna ad amare tutti, chiedendoci di pregare non solo per gli amici, ma anche per chi ci è nemico, e quindi anche per coloro che, se non nemici, sentiamo quanto meno “lontani” da noi.
La strada per imparare davvero ad amare tutti, e a saper riconoscere, come Gesù, il bello e il buono celato in ciascun uomo, è quella tracciata dal centurione. Riconosciamoci “pagani”, almeno nel cuore, peccatori e bisognosi di misericordia. Da questa giusta prospettiva, sapremo guardare a ogni uomo come a un fratello per cui elevare la nostra preghiera, perché tutti possiamo vivere “una vita calma e tranquilla con tutta pietà e dignità”.
Concedici Signore, di riconoscere il tuo volto riflesso in quello di ogni uomo
Dalla Lettera ai fedeli [FF 179-180]
A tutti i cristiani, religiosi, chierici e laici, uomini e donne, a tutti gli abitanti del mondo intero (1), frate Francesco, loro servo e suddito, ossequio rispettoso, pace vera dal cielo e sincera carità nel Signore. Poiché sono servo di tutti, sono tenuto a servire tutti e ad amministrare le fragranti parole del mio Signore.
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