Non Uno senza l’altro
Venerdì XX Settimana del Tempo Ordinario
Rt 1,1.3-6.14-16.22 Sal 145 Mt 22,34-40
San Bernardo, memoria
La prima parte della risposta di Gesù rimanda alla preghiera dello Shemà: “Ascolta Israele” (Dt 6,4-5), professione di fede degli ebrei. La seconda parte è invece una citazione dal libro del Levitico: “Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore” (19,18). Gesù rende nuove tutte le cose, anche questi due comandi e, mettendoli insieme, unisce in modo indissolubile l’amore di Dio con quello per il prossimo tanto da non poter più essere separati. Non potrà più esistere l’amore per Dio senza quello per il prossimo e l’amore per il prossimo può arrivare al punto da essere possibile solo se è fortemente fondato nell’amore per Dio. Il Vangelo di oggi ci fa comprendere che amare non è un facile sentimento. Amare è una scelta che coinvolge non solo il cuore, ma anche le forze e l’anima. L’amore dà ragione di vivere, dal bambino all’anziano, e rinnova i rapporti, come ci insegnano Noemi e Rut. Chiamati ad amare il prossimo come noi stessi, accogliamo l’Amore di Dio per noi perché la nostra vita diventi luogo d’incontro gratuito per i fratelli.
Donaci Signore un cuore nuovo.
Dalla Regola non bollata [FF 69]
Tutti amiamo con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutta la capacità e la fortezza, con tutta l’intelligenza, con tutte le forze, con tutto lo slancio, tutto l’affetto, tutti i sentimenti più profondi, tutti i desideri e la volontà il Signore Iddio, il quale a tutti noi ha dato e dà tutto il corpo, tutta l’anima e tutta la vita; che ci ha creati, redenti, e ci salverà per sua sola misericordia; Lui che ogni bene fece e fa a noi miserevoli e miseri, putridi e fetidi, ingrati e cattivi.
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