DOMENICA 8 AGOSTO 2021 S. DOMENICO DI GUZMÁN
Dal Vangelo
In quel tempo, i Giudei si misero a mormorare contro Gesù perché aveva detto: «Io sono il pane disceso
dal cielo». E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e
la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?». Gesù rispose loro: «Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna. Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Commento biblico
Il Vangelo inizia con la mormorazione dei giudei sull’identità di Gesù con l’intento di sminuire la portata
del Suo intervento. Secondo le loro chiacchiere Cristo non dovrebbe provenire da Dio. Gesù reagisce, ma non per permalosità; infatti, le sue affermazioni possono essere comprese solo attraverso il dono che il Signore rivolge agli uomini capaci di accogliere la Sua Parola. Questo perché la docilità del cuore permette alla grazia di aprire la mente attirandola a Gesù. Ciò ci aiuta a capire Cristo e il Suo farsi dono, quando Dio stesso decide di farsi cibo e nutrimento per noi attraverso Suo Figlio che ci rende destinatari della risurrezione nell’ultimo giorno.
Commento francescano
San Francesco viveva l’eucarestia nella realtà di ogni giorno, nelle persone e nei luoghi dove viveva e rendeva la Sua testimonianza. La presenza di Gesù fu oggetto per Lui di un unico sguardo di fede, di amore e di venerazione sincera. Come dichiarò nelle Ammonizioni: «Ecco ogni giorno egli si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; ogni giorno egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sull’altare nelle mani del sacerdote» (FF 144).
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