Dimmi che domande hai e ti dirò chi sei
Martedì XX Settimana del Tempo Ordinario
Gdc 6,11-24 Sal 84 Mt 19,23-30
Gedeone si trova di fronte ad una missione che sembra impossibile; l’incontro del giovane ricco con Gesù e le sue parole radicali fanno percepire a Pietro e ai discepoli tutta l’impossibilità umana di essere liberi e poveri come Gesù vorrebbe.
Le domande interiori autentiche, quelle da ascoltare e dire, nascono da questo confronto schietto con la proposta di vita che Dio ci fa, con un ideale alto di vita.
Al tempo stesso le domande che ci portiamo dentro svelano le nostre relazioni o, meglio, quali desideri o pretese abbiamo, quale luce o illusione cerchiamo.
Dove sei Signore? Come faccio a sapere che sei tu a parlarmi? Cosa avrò se lascio tutto e ti seguo? Sono le domande degli uomini della Parola di oggi; forse noi oggi abbiamo un’altra domanda ancora… Ascoltiamola con sincerità e lasciamo che ci riveli qualcosa del nostro cuore, dei nostri ideali.
Donaci, o Dio, di ascoltare cosa tu vuoi chiedere a noi e avere in dono la tua pace.
Dal Testamento [FF 110]
E dopo che il Signore mi dette dei frati, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo. Ed io la feci scrivere con poche parole e con semplicità, e il signor Papa me la confermò. E quelli che venivano per abbracciare questa vita, distribuivano ai poveri tutto quello che potevano avere, ed erano contenti di una sola tonaca, rappezzata dentro e fuori, del cingolo e delle brache. E non volevamo avere di più.
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