La casa
Giovedì XVII Settimana del Tempo Ordinario
1Gv 4,17-16 Sal 33 Gv 11,19-27
Santi Marta, Maria e Lazzaro, memoria
Da quest’anno non si celebra solo Santa Marta ma anche i suoi fratelli. Come la santa famiglia di Nazareth, abbiamo anche la santa famiglia di Betania. A Nazareth Gesù ha ricevuto un grembo dove incarnarsi, un padre da cui imparare a vivere una bella e umile umanità, e una casa dove crescere.
A Betania ha incontrato e trovato degli amici con i quali vivere l’amore fraterno. Gesù lì è accolto, è il luogo dove viene servito con solerzia, dove le sue parole vengono custodite e i suoi segni di vita manifestati. Il nome Betania ha in sé il prefisso ebraico “bet” che significa casa. Ma il suo significato completo è molteplice: casa dell’amicizia, dei poveri, del pane, dell’obbedienza. È la casa dove si impara a stare con Gesù e a conoscerlo. È la casa dove crescere nell’amore e nei valori della vita cristiana. Chiediamo al Signore di trovare sempre nella Chiesa una casa come quella di Betania, dove coltivare l’amicizia, la relazione con il Signore e con i fratelli secondo il Vangelo.
Signore Gesù, donaci una fede semplice e solida che sappia riconoscere la Tua presenza viva.
Dai Fioretti [FF 1946]
A madonna Iacopa serva di Dio frate Francesco poverello di Cristo salute e compagnia dello Spirito santo nel nostro Signore Gesù Cristo. Sappi, carissima, che Cristo benedetto per la sua grazia m’ ha rivelato il fine della vita mia, il quale sarà in breve. E però se tu mi vuoi trovare vivo, veduta questa lettera, ti muovi e vieni a Santa Maria degli Agnoli, imperò che, se per infino a cotale dì non sarai venuta, non mi potrai trovare vivo. E arreca teco panno di cilicio nel quale si rinvolga il corpo mio, e la cera che bisogna per la sepoltura. Priegoti ancora che tu mi arrechi di quelle cose da mangiare, delle quali tu mi solevi dare quand’io era infermo a Roma.
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