Gesù ci porta nel cuore del Padre
Martedì VII Settimana di Pasqua
At 20,17-27 Sal 67 Gv 17,1-11
San Felice da Cantalice, religioso, festa
Questo dialogo tra Gesù e il Padre è più da contemplare che da commentare: è come se Gesù ci portasse nel cuore del Padre, dove tutto è luce e tutto mostra bellezza, sua e nostra, concreta come l’amore. Ecco perché le parole di commento a questo vangelo sembrano davvero inutili.
Contempliamo questo dialogo tra Gesù e il Padre che possiamo considerare come un approfondimento della preghiera del Padre nostro, assente nel vangelo di Giovanni.
Contiene tutto quello che Dio vuole donarci: sé stesso come Padre, la sua gloria che è il suo amore gratuito e il suo perdono incondizionato.
Ci aiuta questa Parola a domandarci dove mettiamo la nostra sicurezza, a riconoscere le vanità dove ci illudiamo che il nostro cuore riposi.
È solo lasciandoci portare nel cuore del Padre che conosciamo chi siamo. Signore Gesù, prega il Padre per noi, perché vogliamo conoscere il tuo amore e viverlo.
Dall’Orazione sul “Padre nostro” [FF 266-268]
O santissimo Padre nostro: creatore, redentore, consolatore e salvatore nostro. (…) Sei il sommo bene, eterno, dal quale proviene ogni bene e senza il quale non esiste alcun bene. Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, affinché possiamo conoscere l’ampiezza dei tuoi benefici, l’estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi.
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