Dammi fede retta
Lunedì VIII Settimana del Tempo Ordinario
Ap 21,2-5 Sal 94 Gv 10,22-30
Dedicazione della Basilica Papale di San Francesco in Assisi, Festa
«Le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me». Possiamo provare ad applicare queste parole alla vita di San Francesco…e alla nostra. Celebriamo la Festa della Dedicazione della Basilica di san Francesco in Assisi. Di fronte a questa imponente costruzione possiamo vedere soltanto un capolavoro di architettura e arte. Oppure, partendo da questo, riconoscere l’opera del Signore che fa nuove tutte le cose, trasformando il Colle dell’Inferno, luogo di morte dove venivano eseguite le condanne capitali dei malfattori, nel Colle del Paradiso, luogo di vita che custodisce le spoglie mortali del Poverello di Assisi. Così per la vita di san Francesco. Possiamo limitarci a vedere in lui un grande uomo, che ha vissuto valori importanti come la pace, la fraternità universale,… o, partendo da questo, riconoscere l’opera di Dio che ha trovato in Francesco un ascoltatore attento della Sua Parola, e da cavaliere sconfitto lo ha trasformato in un Santo capace di parlare al mondo ancora oggi. Gesù non ci lascia nell’incertezza, ma al contrario, se siamo disposti a credere, ci dona la più grande certezza: la certezza di essere nelle mani del Padre, la certezza del Suo amore per noi.
Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia.
Dalle Ammonizioni [FF 177]
Dov’è carità e sapienza, ivi non è timore né ignoranza […]. Dove è il timore del Signore a custodire la sua casa, ivi il nemico non può trovare via d’entrata.
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