Tutte queste parole di vita
Mercoledì II Settimana di Pasqua
At 5,17-26 Sal 33 Gv 3,16-21
Prosegue il dialogo tra Gesù e Nicodemo. Al centro, il passaggio dalle tenebre alla luce. “Gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce“. Chi mente, infatti, evita la luce, perché il buio nasconde meglio la menzogna. C’è un buio del peccato che tutti sperimentiamo: l’egoismo, le gelosie, il tornaconto personale, la voglia di emergere a scapito degli altri, la superbia, il rancore. Come uscirne? Il Signore ci dona la sua Parola. Anzi, come dice l’angelo agli apostoli, “tutte queste parole di vita”. Cosa dicono? Che siamo infinitamente amati. Questa è la buona notizia che ci fa venire alla luce. Questa è la realtà che – se vogliamo – ci libera dal male e dalla morte. Certi dell’amore del Padre, possiamo finalmente vivere senza paura e senza menzogna. Anche gli apostoli, chiusi nella prigione, sperimentano il passaggio dal buio alla luce. Escono prodigiosamente verso la libertà e il dono di sé stessi. Sono talmente pieni di amore per tutte queste parole di vita, che si ritrovano liberi, nel tempio, ad insegnare in mezzo alla gente.
“Ti loderò, Signore, tra le genti, proclamerò al popolo tutte queste parole di vita”.
Dalla Lettera ai fedeli [FF 180]
Poiché sono servo di tutti, sono tenuto a servire tutti e ad amministrare le fragranti parole del mio Signore. E perciò, considerando nella mia mente che non posso visitare personalmente i singoli, a causa dell’infermità e debolezza del mio corpo, mi sono proposto di riferire a voi, mediante la presente lettera e messaggio, le parole del Signore nostro Gesù Cristo, che è il Verbo del Padre, e le parole dello Spirito Santo, che sono spirito e vita.
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