Gesù, affidabile via
Venerdì IV Settimana di Pasqua
At 13,26-33 Sal 2 Gv 14,1-6
Possiamo entrare nella scena del Vangelo che è molto toccante. Quello che ci lascia Gesù alla soglia della sua passione, è una specie di “testamento spirituale”: “Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me… e del luogo dove io vado, conoscete la via”.
Una fede riposta nell’oggi e una fede riposta nel futuro: c’è un posto per ognuno dove stare per sempre con il Signore.
Davanti a queste parole, l’apostolo Tommaso mostra di non capire le intenzioni di Gesù. Infatti, mentre parla della sua imminente dipartita, lui confessa: “Signore non sappiamo dove vai come possiamo conoscere la via” (14,1-5). E ancora Gesù con pazienza dice di sé: “Io sono la via, la verità e la vita”. Dobbiamo sì camminare seguendo Gesù, ma soprattutto è Lui stesso ad essere il cammino. Gesù si è incarnato per farci conoscere il Padre e accompagnarci in questa conoscenza: “Come il Padre conosce me e io conosco il Padre”. Ecco perché Gesù è affidabile. Siamo chiamati a fidarci, a passare per Lui, la Via vivente, per poter entrare e saper stare nella dimora accogliente del Padre.
Signore, grazie perché ci accompagni con pazienza e amore nel cammino di conoscenza di Dio, Padre nostro.
Dal Testamento di S. Chiara di Assisi [FF2824]
Il Figlio di Dio si è fatto nostra via; e questa con la parola e con l’esempio ci indicò e insegnò il beato padre nostro Francesco, vero amante e imitatore di lui.
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