Io invece non ti dimenticherò
Mercoledì IV Settimana Tempo di Quaresima
Is 49,8-15 Sal 144 Gv 5,17-30
Oggi la Parola ci offre delle immagini concrete, come l’amore di un padre e di una madre. Gesù spiega la sua comunione perfetta con il Padre con l’esempio semplice di un bambino qualunque: vede fare le cose dal papà, e le fa allo stesso modo. E poi il profeta Isaia: ci parla dell’amore della madre che non può dimenticare il proprio bambino, e che si commuove per il figlio delle sue viscere. Per quanto profonde e belle, però, le nostre esperienze di figliolanza, paternità o maternità, non possono eguagliare l’amore del Padre. Lui è l’unico che può promettere: “io non mi dimenticherò mai di te”, e poi mantenere la promessa. Dio è amore incondizionato e fedeltà eterna. Tanto che il suo unico giudizio è la Croce: l’offerta del Figlio amato che muore e risorge per te, per me. Perché anch’io passi dalla morte alla vita e, con cuore libero, offra la mia vita per amore. Questo cammino di Quaresima mi sta facendo scoprire che la fedeltà di Dio è così concreta?
Signore, sei giusto in tutte le tue vie, e buono in tutte le tue opere.
Sei vicino a chiunque ti invoca, a quanti ti invocano con sincerità.
Dalla Regola dell’Ordine francescano secolare, di Papa Paolo VI [FF 3430]
«Come il Padre vede in ogni uomo i lineamenti del suo Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, i francescani secolari accolgano tutti gli uomini con animo umile e cortese, come dono del Signore e immagine di Cristo. Il senso di fraternità li renderà lieti di mettersi alla pari di tutti gli uomini, specialmente dei più piccoli, per i quali si sforzeranno di creare condizioni di vita degne di creature redente da Cristo».
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