Come il Padre vostro
Lunedì II Settimana di Quaresima
Dn 9,4-10 Sal 78 Lc 6,36-38
Se fissiamo lo sguardo sull’agire del Padre, e guardiamo con verità a noi stessi, riconosciamo anche noi, come il profeta Daniele, che “al Signore conviene la giustizia, a noi la vergogna”. Il Signore ama tutti donandosi tutto, gratuitamente, anche quando non è ricambiato. Noi invece usiamo tante misure. Ma Gesù è chiaro: con la misura con cui daremo al fratello riceveremo dal Padre. Come allargare allora la nostra misura? Come vivere questa chiamata a essere “figli del Padre”, cioè, in fondo, ad amare con tutto noi stessi? Per prima cosa fissando nella mente e nel cuore l’agire del Padre verso di noi, imparando a riconoscere la Sua misericordia che ama la nostra miseria. La gratitudine per la misura piena, colma e traboccante di amore che il Padre ci dona nella nostra vita, attraverso i volti amici, nella Sua Parola, nell’Eucaristia, nel Perdono… In questo eccesso di amore troviamo la grazia di allargare la misura, di perdonare, di restituire ai fratelli, per quanto possiamo, l’amore con cui siamo amati.
Grazie, o Padre, perché con il tuo amore ci chiami e ci trasformi in figli tuoi, capaci di restituire il tuo amore.
Dalla Lettera a tutto l’Ordine [FF 233]
Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio, concedi a noi miseri di fare, per tuo amore, ciò che sappiamo che tu vuoi, e di volere sempre ciò che a te piace, affinché, interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, e con l’aiuto della tua sola grazia giungere a te, o Altissimo, che nella Trinità perfetta e nell’Unità semplice vivi e regni e sei glorificato, Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.