Libertà di Dio
Lunedì IV Settimana del Tempo Ordinario
Eb 11,32-40 Sal 30 Mc 5,1-20
C’è una libertà apparente, quella dell’uomo posseduto, che ci porta totalmente fuori di noi, che ci divide dagli altri, da noi stessi e da Dio. Si è liberi di fare tutto…tranne ciò che è bene. Così il giorno si confonde con la notte, cerchiamo la vita dove regna la morte…tutto è nelle nostre mani ma finiamo per farci del male da soli.
Per questo Gesù viene a cercarci ovunque noi siamo…anche in territorio pagano, anche quando siamo “posseduti da uno spirito impuro”, quando seguiamo ciò che non è bene per noi, ciò che ci rende meno umani, meno fraterni, meno figli di Dio. Gesù ci raggiunge in questa lontananza, si fa vicino per scacciare il male, viene a liberarci da ciò che davvero ci lega. Così colui che era stato indemoniato recupera in pienezza la sua dignità di uomo, è seduto, vestito e sano di mente, e in più è testimone e annunciatore della misericordia del Signore, strumento perché altri incontrino la libertà di Dio testimone.
La tua Parola autorevole raggiunga e guarisca, Signore, tutti quegli aspetti della nostra vita che ci tengono lontani da noi stessi, dai fratelli e da Te.
Dalla Regola non bollata [FF 59]
E guardiamoci bene dalla malizia e dall’astuzia di Satana, il quale vuole che l’uomo non abbia la sua mente e il cuore rivolti a Dio; e, circuendo il cuore dell’uomo con il pretesto di una ricompensa o di un aiuto, mira a togliere e a soffocare la parola e i precetti del Signore dalla memoria, e vuole, attraverso gli affari e le preoccupazioni di questo mondo, accecare il cuore dell’uomo e abitarvi.
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