Dio moltiplica
Mercoledì I Settimana di Avvento
Is 25,6-10a Sal 22 Mt 15,29-37
Oggi dalla Parola ci viene incontro un’abbondanza di cose buone. Il profeta Isaia ci descrive un banchetto festoso e invitante. È il Signore stesso che con amore lo prepara per noi. Anche nel Vangelo c’è una cura delicata, un’abbondanza inaspettata: il dono del pane fragrante si moltiplica e ne avanzano sette sporte. Ma dove, concretamente, possiamo riconoscere queste cure delicate e moltiplicate nella nostra vita? Certo nella storia personale di ognuno di noi. In tutte le persone buone che ci hanno offerto benevolenza, stima, perdono, cura.
Nell’abbondanza dei sacramenti che la Chiesa continuamente ci offre. Ma forse ci comportiamo come i discepoli sfiduciati: abbiamo talvolta uno sguardo troppo materiale, bloccato sulla paura che non sia mai abbastanza. Con sette pani e pochi pesciolini, che potremo mai fare? In realtà, quando ci abbandoniamo con atti di fede semplici e sinceri, come sanno fare i bambini e i poveri, allora …Dio moltiplica. Anche il nostro poco, benedetto da Lui, diventa abbondanza di bene e di gioia. Padre buono, rendici umili: solo così prenderemo parte alla mensa che ci
prepari con la tua cura amorevole.
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 808]
Mentre i frati versavano amarissime lacrime e si lamentavano desolati, si fece portare del pane, lo benedisse, lo spezzò e ne diede da mangiare un pezzetto a ciascuno. Volle anche il libro dei Vangeli e chiese che gli leggessero il Vangelo secondo Giovanni, dal brano che inizia: Prima della festa di Pasqua, ecc. Si ricordava in quel momento della santissima cena che il Signore aveva celebrato con i suoi discepoli per l’ultima volta, e fece tutto questo appunto a veneranda memoria di quella cena e per mostrare quanta tenerezza di amore portasse ai frati.
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