Totalità
Lunedì XXXIV Settimana del Tempo Ordinario
Ap 14,1-3.4b-5 Sal 24 Lc 21,1-4
I redenti, secondo il libro dell’Apocalisse, “sono coloro che seguono l’Agnello dovunque vada”. La vedova, nel Vangelo, è colei che ha messo nel tesoro più di tutti, perché “ha gettato tutto quello che aveva per vivere”. Dovunque e tutto. È questa la misura che la Parola ci insegna. Non ci sono vie di mezzo o mezze misure. È una Parola esigente, ma che possiamo accogliere nella sua bellezza quando la ascoltiamo nell’ottica della restituzione. A ciascuno è richiesto tutto, perché a ciascuno il Signore ha donato e si è donato tutto! Siamo chiamati a donare tutto per seguire il Signore dovunque vada, per imparare a donare la vita come Lui, per gustare la pienezza di vita che c’è nel mettere l’altro prima di noi stessi. Siamo capaci di accogliere il dono di Dio solo nella misura in cui siamo disposti a dare. Ecco allora la bontà di questa chiamata alla totalità.
Donaci, o Padre, di comprendere a quale pienezza Tu ci inviti, perché possiamo donarci con gioia
Lettera a tutto l’Ordine [FF 221]
Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, e aprite davanti a lui i vostri cuori; umiliatevi anche voi, perché siate da lui esaltati.
Nulla, dunque, di voi trattenete per voi, affinché tutti e per intero vi accolga Colui che tutto a voi si offre.
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