L’amore vivifica
Venerdì XXXII Settimana del Tempo Ordinario
2Gv 1,3-9 Sal 118 Lc 17,26-37
Alcuni episodi dell’Antico Testamento ci parlano del bisogno dell’umanità di essere rinnovata, purificata e di vivere nella pace.
Il giorno che indica il Signore nel Vangelo è il segno dell’avvento glorioso del suo Regno che si manifesterà come la vittoria dell’interiorità rinnovata. Gesù rivolge il suo discorso ai discepoli usando delle immagini per dirci che ciascuno dovrà rispondere di sé stesso di fronte al ritorno del Figlio dell’Uomo.
Come prepararci? San Giovanni ci indica la strada dell’Amore, del comandamento lasciato dal suo Signore. In una vita che può rischiare di essere fatta di solite cose, di soliti affari, di abitudini, la vita nello spirito si nutre e concretizza attraverso un bene operare nella carità. Camminare nell’amore di Dio è perdere la vita dietro a Gesù amando Lui e i fratelli. Per essere pronti, capaci di stare dinanzi al suo volto quando tornerà per prenderci vivi, vivi dentro, e portarci dove Lui vorrà. Lì troveremo la vita eterna.
Spirito Santo, donaci la capacità di vivere le nostre giornate in un rapporto vitale col Padre e col Figlio.
Dalla Leggenda Maggiore di San Bonaventura [FF 1161]
Chi potrebbe descrivere degnamente il fervore di carità, che infiammava Francesco, amico dello sposo? Poiché egli, come un carbone ardente, pareva tutto divorato dalla fiamma dell’amor divino. Al sentir nominare l’amor del Signore, subito si sentiva stimolato, colpito, infiammato: quel nome era per lui come un plettro, che gli faceva vibrare l’intimo del cuore […] “Molto si deve amare l’amore di Colui che molto ci ha amato”.
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