Lc 16,1-8 

Donare e non sperperare

Donare e non sperperare

Venerdì XXXI Settimana del Tempo Ordinario
Fil 3,17-4,1     Sal 121    Lc 16,1-8

Il buon Dio non è uno che sperpera, ma che condona, che dà del suo. È l’atteggiamento che viene chiesto anche ai discepoli.
La decisione dura del padrone fa rientrare in sé stesso l’amministratore che riflette sul proprio operare, rendendosi conto delle proprie fragilità, della bellezza e del bisogno di avere buone relazioni. Allo stesso tempo teme di perdere la missione affidatagli che gli permette di godere della presenza del suo padrone e di avere una casa. Tutto questo lo fa arrivare a dire “Ora so cosa fare”. Ma perché io, amministratore poco onesto, che ho sprecato così tanti doni di Dio, dovrei essere accolto nella casa dei Suoi amici o addirittura nella Sua casa?  Perché al buon Dio la felicità dei figli gli importa più della loro fedeltà. La felicità di figli è imparare ad essere strumenti di comunione con i doni che vengono messi nelle nostre mani.

Il padrone ha dovuto rinunciare ad una parte dei suoi beni, ma l’amministratore ha imparato a lasciare il suo atteggiamento avido per far avanzare quello della misericordia. Grazie o Padre, per la tua pazienza.

Dalla Regola non bollata [FF 24]
Tutti i frati, in qualunque luogo si trovino presso altri per servire o per lavorare, non facciano né gli amministratori né i cancellieri, né presiedano nelle case in cui prestano servizio; né accettino alcun ufficio che generi scandalo o che porti danno alla loro anima; ma siano minori e sottomessi a tutti coloro che sono in quella stessa casa.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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