Disegno d’amore
Mercoledì XXXI Settimana del Tempo Ordinario
Fil 2,12-18 Sal 26 Lc 14,25-33
San Carlo Borromeo, memoria
Paolo rivolge parole di stima ai credenti di Filippi. All’inizio della sua lettera dice di rendere grazie a Dio ogni volta che si ricorda di loro (4,3). Sono stati disponibili alla sua testimonianza, accoglienti verso il suo annuncio “quando lui era presente”. Ma ora che è lontano, dice Paolo, lo sono molto di più. E non per affetto o compiacenza. Ma perché ora è “Dio stesso che suscita in loro il volere e l’operare secondo il suo disegno d’amore”. Sono diventati adulti, veri discepoli di Cristo, che è il più bel disegno di amore del Padre. Le esigenze della sequela che oggi il Signore ci ricorda, sono la misura di questo amore: un amore più grande di tutti gli altri. La croce da portare dietro a Gesù non è un peso opprimente. Ma è quel “di più” di amore che, se vogliamo, gli possiamo offrire. Lo ritroveremo moltiplicato nei nostri legami più importanti.
Dio Padre, dentro il tuo grande amore, ogni nostro amore raggiunge la sua pienezza. Perché si arricchisce di verità, di libertà, di benevolenza sincera.
Dalle Ammonizioni [FF 154]
Se anche tu fossi il più bello e il più ricco di tutti, e se tu operassi cose mirabili, come scacciare i demoni, tutte queste cose ti sono di ostacolo e non sono di tua pertinenza, ed in esse non ti puoi gloriare per niente; ma in questo possiamo gloriarci, nelle nostre infermità e nel portare sulle spalle ogni giorno la santa croce del Signore nostro Gesù Cristo.
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