Razioni buone da distribuire
Mercoledì XXIX Settimana del Tempo Ordinario
Ef 3,2-12 Is 12 Lc 12,39-48
Ci avviciniamo al tempo di Avvento. Ecco che la Parola di Dio inizia a scuoterci: tenetevi pronti, state attenti. L’intento non è quello di generare stati d’ansia. C’è infatti un’allerta piena di tensione, quella di chi è troppo preso da sé stesso. C’è poi un’attenzione benefica e sapiente, serena e feconda. Quella che consente di metterci in gioco. Di accogliere i fatti della vita come occasioni per diventare cristiani adulti. Teniamoci pronti… a rinunciare ai nostri capricci, ad amare il prossimo veramente, a liberarci dagli affetti egoistici e disordinati. Teniamoci pronti ad aprire allo Sposo, perché non sappiamo quando il Signore ci visita.
“Signore, ma queste cose le dici a noi o a tutti?”. Pietro forse cerca l’esclusiva. Ma ogni cristiano è chiamato a non scivolare nella banalità e nelle comode consuetudini. Ad essere invece un testimone credibile, capace di amministrare ad altri le cose buone di Dio, sapiente e significativo anche per chi gli è accanto.
Signore, rendici attenti e responsabili dei doni che ci fai. Nel nostro piccolo, rendici buoni amministratori del tuo vangelo, per donare “razioni buone” a coloro che ci incontrano.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 466]
La sua aspirazione più alta, il suo desiderio dominante, la sua volontà più ferma era di osservare perfettamente e sempre il santo Vangelo e di imitare fedelmente con tutta la vigilanza, con tutto l’impegno, con tutto lo slancio dell’anima e del cuore la dottrina e gli esempi del Signore nostro Gesù Cristo.
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