Molto di più
Lunedì XXVIII Settimana del Tempo Ordinario
Gal 4,22-24.26-27.31;5,1 Sal 112 Lc 11,29-32
“Cristo ci ha liberati per la libertà” scrive san Paolo, sottolineando che la salvezza appartiene a chi ha il cuore capace di accoglierla. Non è appartenere a un popolo, a un gruppo, a un cammino che ci salva, ma la docilità all’agire di Dio. Il segno della presenza del Signore è in quel “di più” di vita che troviamo quando ci mettiamo alla Sua sequela. Perché Gesù è “uno più grande” di qualsiasi altro. Più grande di Giona che con la sua predicazione riuscì a far convertire i niniviti. Più grande di Salomone, la cui sapienza mise in cammino anche i pagani più lontani.
Proviamo a riconoscere quel “di più” che il Signore ci sta donando con la sua presenza nella nostra vita, e chiediamo la grazia di convertirci e metterci in cammino, per appartenere sempre più a Lui.
Donaci o Signore, un cuore docile e attento, capace di riconoscere e gioire della tua presenza
Dalla Vita seconda di Tommaso da Celano [FF 682]
Il padre era solito non trascurare negligentemente alcuna visita dello Spirito: quando gli si presentava, l’accoglieva e fruiva della dolcezza che gli era stata data, fino a quando il Signore lo permetteva. Così, se avvertiva gradatamente alcuni tocchi della grazia mentre era stretto da impegni o in viaggio, gustava quella dolcissima manna a varie e frequenti riprese.
Anche per via si fermava, lasciando che i compagni andassero avanti, per godere della nuova visita dello Spirito e non ricevere invano la grazia.
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