Gonfiore inutile
Venerdì XXX Settimana del Tempo Ordinario
Fil 1, 1-11 Sal 110 Lc 14,1-6
Dedicazione della propria chiesa, solennità
Idropisìa è il nome della malattia da cui è affetto un uomo che è a pranzo con Gesù. È una specie di gonfiore, un accumulo di liquidi nei tessuti interni, una malattia che apparentemente non è molto grave ma che col tempo potrebbe provocare gravi complicazioni fino a mettere a rischio la vita, compromettendo organi vitali.
Cosa c’entra questa malattia con la vita spirituale? L’idropisia spirituale è quella malattia dell’autosufficienza, dell’essere così pieni e gonfi di sé stessi e quindi di orgoglio, tanto da non riuscire a comprendere gli insegnamenti di Gesù. Questo può capitare anche a noi quando smettiamo di ascoltare profondamente la Parola di Dio e anche la nostra vita. Gesù prova in tutti i modi a parlarci, a mettere in discussione i nostri atteggiamenti pieni di orgoglio, laddove ci sono; ma fa di più … ci guarisce di sabato, oltre il limite, oltre il lecito per rivelare, manifestare la Sua bontà verso noi sue creature.
Ti chiediamo la Grazia, Signore, di lasciarci prendere per mano da Te, per sgonfiarci dell’orgoglio e riempirci di umiltà.
Dalla Vita prima di Tommaso da Celano [FF 530]
Anche alla sua tomba è un continuo fiorire di nuovi miracoli e con la preghiera insistente si ottengono meravigliosi benefici spirituali e corporali: i ciechi ricuperano la vista, i sordi l’udito, i muti la favella, gli storpi riprendono a camminare speditamente, il gottoso ritorna agile, il lebbroso è mondato, l’idropico torna normale e altri sofferenti di vari acciacchi riacquistano la salute desiderata Così quel corpo che è morto risana i corpi vivi, come da vivo risuscitava le anime morte!
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