Il migliore stato di salute
Mercoledì XX Settimana del Tempo Ordinario
1Cor 3,1-9 Sal 127 Lc 4,38-44
La suocera di Pietro incontra Gesù e recupera la sua salute. Con le forze riacquistate, si mette subito a servire la famiglia e la comunità dei discepoli. Una delle poche indicazioni che Gesù dà di sé stesso nel Vangelo, è di essere venuto tra noi non per essere servito, ma per servire (cfr. Lc 10,45). Questa donna guarita, probabilmente, continua a fare ciò che ha sempre fatto. Ma ora, forse, il suo servizio esprime la gioia nuova della gratitudine. È una donna poco importante, senza nome, silenziosa, certamente anziana. Dopo aver vissuto l’esperienza della misericordia del Signore, ora lo imita nel servizio, perché gli altri abbiano il necessario, mangino e stiano bene. Gesù ci guarisce dalle nostre febbri, ci libera dagli egoismi quotidiani perché lo seguiamo con gioia ed energia rinnovata. Perché, come Lui, offriamo la vita generosamente perché altri abbiano gioia.
Signore, Tu ci fai capire che la vera grandezza ed il migliore “stato di salute”, è perdere la vita per Te e per il bene dei fratelli.
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1163]
Cristo Gesù crocifisso dimorava stabilmente nell’intimo del suo spirito, come borsetta di mirra posta sul suo cuore in Lui bramava trasformarsi totalmente per eccesso ed incendio d’amore.
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