Grandi cose
Martedì XXIII Settimana del Tempo Ordinario
Mi 5,1-4 Sal 12 Mt 1,1-16.18-23
Natività della Beata Vergine Maria, festa
La festa di oggi parla dell’amore di Dio, del suo desiderio di stare con noi e condurci a Lui. Un desiderio che fa preparare con cura il suo compimento. Nel vangelo leggiamo, infatti, la lunga serie di generazioni. Suonano un po’ monotone, ma sono “come la sintesi di una storia vivente, spesso anche di peccatori, che è stata condotta da Dio verso la nascita di Maria e di Gesù” (Vanhoye).
Il ricordo della nascita di Maria, festeggiata dalle chiese di oriente e occidente, richiama la normalità di questa donna così bella, con la sua vita di fedeltà ordinaria. Una donna semplice che, per la forza dello Spirito Santo, diviene aurora che precede il sole di giustizia. Maria preannunzia a tutto il mondo la gioia dell’arrivo del Salvatore: questa è un’opera dove lavorano mirabilmente insieme la sua umanità e l’azione potente dello Spirito. Grandi cose vuole fare lo Spirito Santo anche con noi: la sua potenza ci trasforma, se lo vogliamo. Per questo la festa di oggi è una festa di pace e di responsabilità. Pace, perché ci ricorda l’immensità dell’amore di Dio. Responsabilità, perché non possiamo accampare scuse: Dio si serve di tutti, il suo Spirito compie grandi cose con i puri e con i peccatori. E tutti vuole condurre a un bene più grande.
In Maria Dio ha preparato un tempio vivo: donaci, o Padre, di lasciar agire lo Spirito nella nostra fragile umanità.
Dalla Vita Prima di Tommaso da Celano [FF 355]
Poi si trasferì nella località chiamata la Porziuncola, dove c’era un’antica chiesa in onore della Beata Vergine Madre di Dio, ormai abbandonata e negletta. Vedendola in quel misero stato, mosso a compassione, anche perché aveva grande devozione per la Madre di ogni bontà, il Santo vi stabilì la sua dimora e terminò di ripararla nel terzo anno della sua conversione.
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