La strada più umile
Lunedì XXI Settimana del Tempo Ordinario
1Cor 2,1-5 Sal 118 Lc 4,16-30
«La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza». Queste parole di San Paolo sembrano l’eco dell’agire di Gesù nel Vangelo. La potenza di Dio si manifesta nell’umiltà di Gesù, che si fa uomo, figlio di Giuseppe, per “passare in mezzo a noi” e condividere tutta la nostra fragilità e insieme la dignità di esseri umani.
Per mostrarci il suo amore Dio non percorre vie grandiose e non usa effetti speciali ma sceglie di mostrare la sua grazia nei più piccoli e esclusi, come lo sono una vedova e uno straniero. Il Signore sceglie sempre la strada più umile! Solo aprendo lo sguardo alla nostra e altrui piccolezza possiamo riconoscere che essa è il luogo dove si manifesta lo Spirito di Dio e la Sua potenza, dove si compie la Sua parola che porta il lieto annuncio a chi sa riconoscersi povero.
Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono.
Dai Fioretti [FF 1838]
Udendo questo santo Francesco […] con grande fervore di spirito si rivolse a frate Masseo e disse: « […] Vuoi sapere perché a me tutto ’l mondo mi venga dietro? Questo io ho da quelli occhi dello altissimo Iddio, li quali in ogni luogo contemplano i buoni e li rei: imperciò che quelli occhi santissimi non hanno veduto fra li peccatori nessuno più vile, né più insufficiente, né più grande peccatore di me; e però a fare quell’operazione maravigliosa, la quale egli intende di fare, non ha trovato più vile creatura sopra la terra; e perciò ha eletto me per confondere la nobiltà e la grandigia e la fortezza e bellezza e sapienza del mondo, acciò che si conosca ch’ogni virtù e ogni bene è da lui, e non dalla creatura, e nessuna persona si possa gloriare nel cospetto suo; ma chi si gloria, si glorii nel Signore, a cui è ogni onore e gloria in eterno».
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