Amata e difficile piccolezza
Martedì della XIX Settimana del Tempo ordinario
Ez 2,8-3,4 Sal 118 Mt 18,1-5.10.12-14
Santa Chiara, memoria
È bello sapere che il Signore parla ai piccoli, che loro sono i prediletti del suo Regno e li protegge con tanta cura. Lui, i piccoli, li porta sulla sua spalla. Questa notizia per noi è una Parola “dolce come il miele” perché esprime tutta la tenerezza del Padre che si manifesta in Gesù, facendoci sentire unici nel suo sguardo.
Noi lo crediamo e, forse, lo sperimentiamo affidandoci quando abbiamo bisogno, quando ci sentiamo deboli e di fronte a sfide che sembrano più grandi di noi.
È invece più complicato riconoscere che questi piccoli siamo proprio noi quando ci scopriamo creature limitate e capaci di peccare e smarrire la via del bene. Quando la tenerezza nelle relazioni lascia il posto all’aggressività, la piccolezza alle ambizioni personali, la Parola viene dimenticata per le nostre troppe parole… noi siamo piccoli e bisognosi del suo perdono che il Padre vuole darci senza misura perché diveniamo santi.
Donaci, o Padre, per intercessione di Santa Chiara, di accogliere e non trattenere per noi la nostra piccolezza, ma di consegnarla al tuo amore che trasforma.
Dalla Leggenda di Santa Chiara[FF 3252]
Va’ sicura, in pace, anima mia benedetta, perché hai buona scorta nel tuo viaggio! Infatti Colui che ti ha creata, ti ha resa santa e, sempre guardandoti come una madre il suo figlio piccolino, ti ha amata con tenero amore. E tu, Signore, sii benedetto perché mi hai creata.
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