Perdersi per dare frutto
Lunedì XVII Settimana del Tempo Ordinario
Ger 13,1-11 Dt 32,18-21 Mt 13,31-35
Il seme e il lievito ci insegnano il segreto del Regno dei cieli. Non si tratta tanto dello scarto tra il piccolo e il grande, quanto piuttosto della potenza che, nel silenzio e nel nascondimento, fa crescere il bene. Il seme e il lievito si perdono e così portano frutto. Sono il segno della vita donata totalmente, persa per amore…e ritrovata moltiplicata!
È questo il segreto per portare frutto, è questo il segreto per essere felici! Se riconosciamo con fiducia che la nostra vita è nelle mani buone del Padre che ci dona tutto, certi del suo amore, possiamo donarla senza paura di “perderci”. Allora vedremo il bene fiorire dentro e fuori di noi, perché – dice il Signore – “chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà”.
Fa che possiamo gustare, o Signore, la gioia di donare tutta la nostra vita, per amore tuo e dei fratelli.
Dall’Orazione sul «Padre nostro» [FF 270]
Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra: affinché ti amiamo con tutto il cuore, sempre pensando te; con tutta l’anima, sempre desiderando te; con tutta la mente, indirizzando a te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore; e con tutte le nostre forze, spendendo tutte le nostre energie e i sensi dell’anima e del corpo in offerta di lode al tuo amore e non per altro; e affinché amiamo i nostri prossimi come noi stessi, attirando tutti secondo le nostre forze al tuo amore, godendo dei beni altrui come fossero nostri e nei mali soffrendo insieme con loro e non recando alcuna offesa a nessuno.
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