Chi perde…trova!
Lunedì XV Settimana del Tempo Ordinario
Is 1,10-17 Sal 49 Mt 10,34-11,1
Gesù è venuto a donarci la sua pace, ma “non è una pace come quella che da il mondo” (cf Gv 14,27) fatta di compromessi e scorciatoie. La pace che ci insegna Gesù è quella di chi fa la volontà del Padre, di chi dona tutto per amore. C’è un “perdere la vita” al quale è chiamato chi desidera amare come Gesù: rinnegare il proprio egoismo e lasciare che la Parola ci separi da tutto ciò che in noi si oppone al dono di noi stessi. Non tutti gli uomini sono disposti ad accogliere questa pace e così la parola del Vangelo è un messaggio che viene e separa: dalle comode abitudini e dalle false sicurezze, dalla pace fondata sull’indifferenza e dalle relazioni non fondate sulla carità.
Lasciamoci penetrare da questa Parola “tagliente” che ci può rendere veri discepoli che non perderanno la loro ricompensa.
O Padre che scruti i sentimenti e i pensieri dell’uomo, penetra nei nostri cuori con la spada della tua parola, perché alla luce della tua sapienza possiamo valutare le cose terrene ed eterne, e diventare liberi e poveri per il tuo regno
Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [1035-1036]
Mentre, un giorno, pregava, così isolato dal mondo, ed era tutto assorto in Dio, nell’eccesso del suo fervore, gli apparve Cristo Gesù, come uno confitto in croce […]. L’uomo di Dio comprese che, per mezzo di questa visione, Dio rivolgeva a lui quella massima del Vangelo: Se vuoi venire dietro a me, rinnega te stesso, prendi la tua croce e seguimi. Da allora si rivestì dello spirito di povertà, d’un intimo sentimento d’umiltà e di pietà profonda. Mentre prima aborriva non solo la compagnia dei lebbrosi, ma perfino il vederli da lontano, ora, a causa di Cristo crocifisso, […] li serviva con umiltà e gentilezza, nell’intento di raggiungere il pieno disprezzo di se stesso.
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