Mc 12,18-27

Chiamati al “di più”

Chiamati al “di più”

Mercoledì IX Settimana del Tempo ordinario
2Tm 1,1-3.6-12     Sal 122    Mc 12,18-27
San Carlo Lwanga e compagni martiri

San Paolo ricorda a Timoteo che il primo motivo per avere coraggio è quella forza ricevuta dalla «potenza di Dio». Lui infatti ci rivela chi siamo e quanto siamo amati. Lo spirito di timidezza spegne la gioia e le energie della vita. Ma il Signore ci dona forza, carità, prudenza. Attraverso di Lui sappiamo chi siamo, scopriamo un “di più” di vita e di gioia. Ecco perché alla domanda dei Sadducei, Gesù risponde con le Scritture e con la potenza di Dio, cioè con l’amore. Vuole che ognuno scopri la propria identità e la profonda dignità. La legge dice che, se un uomo muore, “suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. Ma l’uomo è molto di più di un essere destinato a “dare discendenza”. E la donna è molto di più di un semplice strumento “preso” per conseguire tale fine. L’uomo, la donna, sono figli di Dio infinitamente amati e destinati alla vita eterna. Siamo tutti fatti per il cielo, siamo fatti per la gioia e la vita piena.

Grazie Signore, per il tanto amore con cui ci hai amati, “hai vinto la morte e hai fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo”.

Dalla Leggenda maggiore di San Bonaventura [FF 1127]
Disse al cardinale di Ostia: “Il Signore si compiace della povertà e soprattutto di quella che consiste nel farsi medicanti volontari per Cristo. E io, questa dignità regale che il Signore Gesù ha assunto per noi, facendosi povero per arricchirci della sua miseria e costituire eredi e re del regno dei cieli i veri poveri di spirito, non voglio scambiarla col feudo delle false ricchezze, a voi concesse per un momento”.

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ARTICOLO DI: Comunità francescana delle sorelle

“Siamo sorelle francescane... Sorelle perché condividiamo la gioia della consacrazione totale della nostra vita a Dio, vivendo insieme in comunità. Nell'apostolato e nella laicità della vita ordinaria, desideriamo essere sorelle di tutti testimoniando e aiutando a conoscere la consolazione di Dio per ciascuno. Francescane perché ci piace e cerchiamo di imitare il modo semplice e radicale di seguire il Signore Gesù che San Francesco e Santa Chiara ci hanno indicato. "Pane e Parola" è una preghiera che abbiamo scelto di vivere accanto alle lodi mattutine. Il Vangelo del giorno, pregato e meditato comunitariamente davanti a Gesù Eucaristia, è per noi il mandato quotidiano che ci incoraggia e sostiene nel vivere la nostra vocazione. Nello spirito di comunione e collaborazione con i frati, accogliamo volentieri l'invito a condividere il testo che prepariamo ogni giorno per questa preghiera. www.comunitasorelle.org”

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