Domenica 1 marzo 2020, I QUARESIMA
Dal Vangelo
Matteo 4,1-11
In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Dalle Fonti
1 Celano 38: FF 386
É ora il momento di concentrare l’attenzione soprattutto sull’Ordine che Francesco suscitò col suo amore e vivificò con la sua professione. Proprio lui infatti fondò l’Ordine dei frati minori, ed ecco in quale occasione gli diede tale nome. Mentre si scrivevano nella Regola quelle parole: «Siano minori», appena l’ebbe udite esclamò: «Voglio che questa Fraternità sia chiamata Ordine dei frati minori». E realmente erano «minori»; «sottomessi a tutti» e ricercavano l’ultimo posto e gli uffici cui fosse legata qualche umiliazione, per gettare così. le solide fondamenta della vera umiltà, sulla quale si potesse svolgere l’edificio spirituale di tutte le virtù.
Alla vita
Per due volte il diavolo mette in dubbio la figliolanza divina di Gesù e suggerisce come mostrarla: sfamare se stessi e tentare Dio, due azioni che mettono al centro sé. La terza tentazione invece lega il potere all’atto di culto prestato al demonio: tu mi adori e sei sottomesso a me (sono il tuo dio) e io ti do ogni potere. Gesù sceglierà sempre di mettere Dio e la Sua volontà al primo posto, rinunciando ad ogni potere per imporsi, anzi abbassandosi nel servizio fino alla morte di croce per salvare l’uomo. Questa prospettiva di rinuncia al potere sugli altri connota anche quella di san Francesco: la vera umiltà “fondamento dell’edificio spirituale” si esprime nella minorità, che non è remissività o passività, ma dare a Dio il primo posto, al punto di cercare di essere “sottomessi a tutti” senza sentirsi “persi”. Stile che è scelta di attendere dal Signore la propria gloria, che cerca l’ultimo posto per guarire dal proprio egocentrismo.
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