Che stile!
Lunedì III Settimana di Quaresima
2Re 5,1-15a Sal 41-42 Lc 4,24-30
C’è una parola comune nelle letture di oggi, ed è la reazione di “sdegno” e “ira” di Naaman e degli abitanti di Nazaret, di fronte al Signore che si mostra in tutta la sua umiltà e semplicità.
Questo perché lo stile di Dio ci spiazza, sempre! Lui è sempre più umile di quello che immaginiamo e agisce sempre in modo più semplice rispetto a quello che ci aspetteremmo.
Accettare che la nostra salvezza, il bene per noi passi attraverso gesti semplici, come fu per Naaman il siro, o accogliere che il Signore ci ama, ma non perché siamo migliori o abbiamo un diritto di precedenza sugli altri, come i nazaretani, ci costa fatica. Ci chiede di lottare contro la nostra supponenza e il nostro orgoglio. Eppure, accogliendo la sfida che la Parola oggi ci pone davanti, possiamo chiederci: come il Signore mi ha aiutato nella mia vita? Come si è fatto vicino? Troveremo che sempre lo ha fatto attraverso umili persone e occasioni così semplici da poter risultare addirittura banali. Eppure, è proprio lì che lo abbiamo riconosciuto: l’unico Dio su tutta la terra.
O Signore, con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza. Aiutaci ad accogliere la Tua grandezza che si nasconde per amore nelle più piccole cose!
Dal Saluto alle virtù [FF 256]
Ave, regina sapienza,
il Signore ti salvi
con tua sorella, la santa, pura semplicità.
Signora santa povertà,
il Signore ti salvi
con tua sorella, la santa umiltà.
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