Domenica 19 gennaio 2020, II TEMPO ORDINARIO
Dal Vangelo
Giovanni 1,29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Dalle Fonti
Celano 15: FF 344
Comparso davanti al vescovo, Francesco non esita. Né indugia per nessun motivo: senza dire o aspettar parole, si toglie tutte le vesti e le getta tra le braccia di suo padre, restando nudo di fronte a tutti. Il vescovo, colpito da tanto coraggio e ammirandone il fervore e la risolutezza d’animo, immediatamente si alza, lo abbraccia e lo copre col suo stesso manto. Comprese chiaramente di essere testimone di un atto ispirato da Dio al suo servo, carico di un significato misterioso. Perciò da quel momento egli si costituì suo aiuto, protettore e conforto, avvolgendolo con sentimento di grande amore.
Alla vita
È iniziato da poco il cammino del tempo ordinario e ancora dobbiamo dire con Giovanni Battista di fronte a Gesù: “non lo conoscevo”. Per ben due volte lo sottolinea. La fede è sempre una scoperta, un qualcosa di nuovo perché mai possiamo dire di essere arrivati, di conoscere già tutto del Mistero di Cristo. Giovanni ce lo indica ancora oggi perché è Cristo che ci vuole conoscere, vuole venirci incontro, vuole salvarci. Le fede è e rimane un incontro che non nasce mai dal sapere troppe cose, da l’aver capito tutto ma da un atto di fiducia in Qualcuno. L’incontro tra due persone si fonda sulla fiducia ed è per questo che Giovanni Battista non fa un ragionamento ma indica il Messia: “Ecco l’Agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo”.
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