Desiderare la stabilità
Giovedì III Settimana del Tempo Ordinario
2Sam 7,18-19.24-29 Sal 131 Mc 4,21-25
Giacinta Marescotti vergine, memoria
“La casa del tuo servo Davide sia dunque stabile davanti a te!”.
Il re Davide accoglie la promessa del suo Dio di dargli una casa, un luogo dove stare con Lui. Con passione il re d’Israele entra in relazione con il suo Signore e chiede la stabilità, che è poi la capacità di stare davanti a Lui e di servirlo fedelmente.
La stabilità viene dall’essere illuminati dalla Parola di Dio e dalla luce dello Spirito Santo, al punto da diventare noi stessi, con la nostra stessa vita, luminosi come lampade. La luce che ci è stata donata non la possiamo e non la dobbiamo trattenere solo per noi.
Gesù è la nostra luce, è la nostra stabilità che ci sostiene e spinge ad andare e mostrare il Suo Vangelo.
Signore Gesù, donaci un cuore limpido e un volto luminoso che sappiano attirare a Te!
Dalla Vita Seconda di Tommaso da Celano [FF 750]
Desiderando questo felice viandante uscire presto dal mondo, come da un esilio di passaggio, trovava non piccolo aiuto nelle cose che sono nel mondo stesso […]. Abbraccia tutti gli esseri creati con un amore e una devozione quale non si è mai udita, parlando loro del Signore ed esortandoli alla sua lode. Ha riguardo per le lucerne, lampade e candele, e non vuole spegnerne di sua mano lo splendore, simbolo della Luce eterna.
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