Non sapete che siete tempio di Dio?
Sabato XXXI Settimana del Tempo ordinario
Ez 47, 1-2.8-9.12 Sal 45 1Cor 3,9-11.16-17 Gv 2, 13-22
Dedicazione della Basilica Lateranense
La Basilica del Laterano è la prima, la madre di tutte le chiese d’Occidente. Tuttavia non celebriamo un tempio di pietre, ma la dimora di un Dio che ha fatto dell’uomo la sua dimora. Dice infatti San Paolo: “non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?” (1Cor 1,16). Ecco perché Gesù in questo vangelo è così impetuoso: è mosso dallo zelo per la casa di Dio, che la cupidigia dell’uomo ha trasformato in un luogo di compravendita. Il segno visibile di questa casa è il tempio di pietre. Ma la nostra vita è la sua vera dimora. E come non può essere luogo di corruzione il tempio di pietra, così non può esserlo il tempio della nostra vita. È bello pensare che, con lo stesso impeto, Gesù difenda il tempio che siamo noi. Con la stessa forza Lui ci libera dalla corruzione e dalle miserie umane. Con la stessa passione ci dice che la salvezza è dono, e ci invita ad accoglierla con cuore disponibile, riconoscente e continuamente rinnovato.
Insegnami, Signore, a contemplare il mistero della Tua presenza nella mia vita e in quella dei miei fratelli, soprattutto dei più poveri.
Dalle Vita prima di Tommaso da Celano [FF 350]
La prima opera cui Francesco pose mano (…) fu di riedificare un tempio al Signore. Non pensa di costruirne uno nuovo, ma restaura una chiesa antica e diroccata; non scalza le fondamenta, ma edifica su di esse, lasciandone così, senza saperlo il primato a Cristo. Nessuno infatti potrebbe creare un altro fondamento all’infuori di quello che già è stato posto: Gesù Cristo.
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