Domenica 24 novembre 2019, N.S. GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO
Dal Vangelo
Luca 23,35-43
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
Dalle Fonti
Leggenda di Santa Chiara 58: FF 3273
Una donna del castello di Bevagna, di nome Pleneria, avendo a lungo sofferto di una contrazione alle reni, non poteva camminare se non appoggiandosi a un bastone. Ma, pur con quel sostegno, non poteva raddrizzare il corpo incurvato e trascinava alla meglio, come poteva, i passi vacillanti. Un certo venerdì si fece portare alla tomba di santa Chiara: dove, pregando con tutta la devozione, ottenne in fretta quello che aveva domandato con fede. Il giorno seguente, sabato, completamente guarita tornò a casa coi suoi propri piedi, lei che era stata trasportata lì da altri.
Alla vita
Il re dei Giudei, quello che ha salvato altri, è inchiodato ad una croce: che strano trono… Chi lo deride pensa probabilmente a un altro tipo di regalità, molto più umana e orizzontale: la regalità di chi domina e soggioga gli altri, non quella di chi li serve! Che razza di re è uno che salva gli altri e non se stesso? Pensi di più a se stesso, scenda dalla croce, allora forse potremo credergli e accettarlo come nostro re perché nella nostra società chi è al vertice emerge prendendosi cura della propria persona, e in fondo lo fa per rappresentanza e non per sé… La persona giusta come re è quella che rappresenta i suoi sudditi: egoista lui, egoisti noi. Meglio che sia egoista anche lui, così non ci chiederà di cambiare, non penserà a proposte impegnative, non metterà le mani nei nostri portafogli, non ci scomoderà troppo. Meglio un re fatto a nostra immagine che il contrario, sarebbe troppo compromettente: se gli venisse in mente che regnare è servire, chiederebbe a noi di fare altrettanto. No, è meglio che salvi se stesso, o al massimo quelli come lui… almeno anche noi potremo continuare a farci gli affari nostri!
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