Il nostro prossimo
Lunedì XXVII Settimana del Tempo Ordinario
Gn 1,1 – 2,1.11 Cant. Gn 2,3-5.8 Lc 10,25-37
Beata Vergine Maria del Rosario, memoria
“Chi è il mio prossimo?”, “Chi è stato prossimo?”. Sono due domande alle quali è possibile rispondere solo spostando l’attenzione da noi stessi all’altro. Lo sguardo del dottore della Legge è a sé stesso, a ciò che deve fare “per sé”, per ereditare la vita eterna. Gesù con la sua parabola ci porta a vedere la realtà attraverso gli occhi di chi è nel bisogno, insegnandoci a spostare lo sguardo e a cambiare domanda. Ci insegna a chiederci non più chi sia il nostro prossimo, ma come possiamo essere prossimi di chi ci è accanto.
Riconosciamoci amati dal Signore che, come il buon samaritano, sempre si fa nostro prossimo per soccorrerci e prendersi cura di noi. E forti di questo amore, spostiamo lo sguardo da noi all’altro. Godremo già qui la gioia del cielo, di chi ama senza cercare nulla per sé.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Dalle Ammonizioni [FF 167-168]
Beato l’uomo che offre un sostegno al suo prossimo per la sua fragilità, in quelle cose in cui vorrebbe essere sostenuto da lui, se si trovasse in un caso simile.
Beato quel servo che restituisce tutti i beni al Signore Iddio, perché chi riterrà qualche cosa per sé, nasconde dentro di sé il denaro del Signore suo Dio, e gli sarà tolto ciò che credeva di possedere.
Lascia un commento
Devi eseguire il login per commentare.