Domenica 13 ottobre 2019, XXVIII TEMPO ORDINARIO
Dal Vangelo
Luca 17,11-19
Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!». Appena li vide, Gesù disse loro: «Andate a presentarvi ai sacerdoti». E mentre essi andavano, furono purificati. Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Dalle Fonti
Leggenda di Santa Chiara 29: FF 3212
In quell’ora del Natale, quando il mondo giubila con gli angeli per il Bambino appena nato, tutte le Donne si avviano per il Mattutino al luogo della preghiera, lasciando sola la Madre gravata dalle infermità. E, avendo cominciato a pensare a Gesù piccolino e a dolersi molto di non poter partecipare al canto delle sue lodi, sospirando gli dice: “Signore Iddio, eccomi lasciata qui sola per Te!”. Ed ecco, all’improvviso, cominciò a risuonare alle sue orecchie il meraviglioso concerto che si faceva nella chiesa di San Francesco. Udiva i frati salmeggiare nel giubilo, seguiva le armonie dei cantori, percepiva perfino il suono degli strumenti. Il luogo non era affatto così vicino da consentire umanamente la percezione di quei suoni: o quella celebrazione solenne fu resa divinamente sonora fino a raggiungerla, oppure il suo udito fu rafforzato oltre ogni umana possibilità. Anzi, cosa che supera questo prodigio di udito, ella fu degna di vedere perfino il presepio del Signore. Quando, al mattino, le figlie andarono da lei, la beata Chiara disse: “Benedetto il Signore Gesù Cristo, che non mi ha lasciata sola, quando voi mi avete abbandonata! Ho proprio udito, per grazia di Cristo, tutte quelle cerimonie che sono state celebrate questa notte nella chiesa di Santo Francesco”.
Alla vita
Nessuno, se non Dio, poteva far guarire dalla lebbra: male terribile, figura del peccato che corrode lo spirito e conduce alla morte. Ma l’impossibile diventa realtà nella carne dei dieci uomini che hanno invocato il Nome di Gesù e, obbedendo alla Sua Parola, si sono incamminati verso Gerusalemme. Eppure la guarigione non basta, ciò che ci salva è incontrare Colui che ci ha guariti rispondendo al dono con il nostro grazie. Solo uno è salvato? Il solo che è tornato indietro per ringraziare il Signore? E gli altri? Peggio per loro? No, la salvezza non si ferma all’unico salvato: proprio lui diventa responsabile degli altri nove, perché anche loro possano accogliere la salvezza che è già stata donata a tutti.
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