Conosciuti, scelti e chiamati
Lunedì XXX Settimana del Tempo ordinario
Ef 2,19-22 Sal 18 Lc 6,12-19
Santi Simone e Giuda apostoli, festa
“Ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli”. “Apostoli”, cioè “inviati”. Simone e Giuda, che oggi festeggiamo, sono uomini scelti da Gesù fra altri, dopo una notte passata pregando il Padre. Uomini chiamati per nome, conosciuti nella loro unicità e scelti per essere di aiuto al Signore nel portare la Buona Notizia nel mondo.
Ciascuno di noi ha ricevuto dal Padre la chiamata alla vita, e a ciascuno Lui riserva una chiamata particolare, che riflette la propria unicità. Come insegna Papa Francesco, c’è una parola buona che il Signore Dio vuole dire al mondo attraverso la nostra vita (cfr Gaudete et exultate 24). Siamo chiamati personalmente dunque, ma insieme ad altri, perché in Gesù diveniamo un corpo solo, un unico “edificio”, ben ordinato dallo Spirito Santo.
La nostra vita e la nostra vocazione sono custodite dalla preghiera di Gesù, che ha fiducia in noi e ci affida una missione: questo ci renda saldi e sia per noi motivo di gioia.
Concedici, o Signore, di “riconoscere quella parola, quel messaggio di Gesù, che tu desideri dire al mondo con la nostra vita”.
Dal Testamento di Santa Chiara [FF 2823]
Tra gli altri benefici, che ricevemmo e ogni giorno riceviamo dal nostro Donatore, il Padre delle misericordie, per i quali dobbiamo maggiormente rendere grazie allo stesso glorioso Padre, c’è la nostra vocazione: e quanto più è grande e perfetta tanto più a lui siamo obbligate. Perciò l’apostolo dice: «Conosci la tua vocazione»
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