Amore eccessivo
Giovedì XXIV Settimana del Tempo Ordinario
1Tm 4,12-16 Sal 110 Lc 7,36-50
San Francesco Maria da Camporosso, religioso, memoria
Simone il fariseo è infastidito dai gesti eccessivi con cui una peccatrice onora e accoglie Gesù. È inopportuna, esagerata…
Chi è Gesù per Simone il fariseo? Lo chiama maestro ma è un uomo da tenere d’occhio. Anche se lo invita in casa sua a mangiare, segretamente nutre per lui una profonda diffidenza. In cuor suo pensa: “ecco, non è il profeta che dice di essere!”. Chi è invece Gesù per la peccatrice? È il salvatore della sua vita, l’uomo a cui deve gratitudine, rispetto, amore. C’è una fede certa in lei. Ora sa che può fidarsi totalmente, mostrarsi nella verità davanti a Lui, il Figlio di Dio. Finalmente si sente amata, accolta, redenta. Ecco cos’è tutto questo eccesso di amore che la donna esprime con i suoi gesti. L’amore, in fondo, è sempre eccessivo… Anche Gesù nella sua incarnazione e nella sua morte in croce, che ci ha dato salvezza, ha manifestato per noi il suo amore eccessivo.
Signore, fa’ che “sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio” (dalla liturgia)
Dai Fioretti di San Francesco [FF 1919]
«O Signore mio Gesù Cristo, due grazie ti prego che tu mi faccia, innanzi che io muoia: la prima, che in vita mia io senta nell’anima e nel corpo mio, quanto è possibile, quel dolore che tu, dolce Gesù, sostenesti nell’ora della tua acerbissima passione. La seconda è che io senta nel cuore mio, quanto è possibile, quello eccessivo amore del quale tu, Figliuolo di Dio, eri acceso a sostenere volentieri tanta passione per noi peccatori».
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